Ernst Jünger era uno scrittore, soldato e filosofo tedesco nato il 29 marzo 1895 a Heidelberg e morto il 17 febbraio 1998 a Wilflingen, in Germania. È stato una delle figure più influenti della letteratura e del pensiero tedesco nel XX secolo.
Jünger è stato arruolato nell'esercito tedesco durante entrambe le guerre mondiali. Durante la prima guerra mondiale, ha combattuto sul fronte occidentale, guadagnandosi una Croce di Ferro per il suo coraggio sul campo di battaglia. Questa esperienza militare ha avuto un profondo impatto sulla sua vita e sul suo lavoro.
Come scrittore, Jünger è noto per i suoi stili di scrittura eclettici e la sua capacità di esplorare temi complessi come la guerra, la tecnologia e la filosofia. Ha scritto diversi romanzi, saggi, diari e opere di poesia. Tra le sue opere più famose ci sono "Tempeste d'acciaio" (1920), che narra la sua esperienza nella prima guerra mondiale, e "Sulla marmitta di mille tartarughe" (1947), una riflessione sull'esperienza della seconda guerra mondiale.
Jünger è stato anche una figura controversa. Sulla base delle sue esperienze di guerra, ha sviluppato una concezione eroica della vita, celebrando la forza individuale e la volontà di dominio sulla natura e sulla morte. Questa visione è stata criticata per aver idealizzato la guerra e per essere stata utilizzata in passato per giustificare l'autoritarismo politico.
Dopo la seconda guerra mondiale, Jünger si allontanò dagli ambienti politici e si dedicò principalmente alla scrittura e al lavoro di giardinaggio nella sua casa di campagna. Nonostante le controversie, la sua opera continua ad essere studiata e discussa sia in ambito letterario che filosofico.
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